IL MALEFICIO: sintomi degli influssi demoniaci causati da un maleficio

Ti fà male la testa? Hai difficoltà a dormire? Senti un peso nello stomaco? Non riesci a pregare serenamente? 

Prima di entrare in merito al maleficio e ai suoi sintomi, è opportuno fare una breve premessa.

L’azione di Satana si divide in due categorie: ordinaria e straordinaria.

L’azione ordinaria di Satana è quella alla quale siamo tutti quotidianamente sottoposti e riguarda le tentazioni di vario tipo alle quali più o meno tutti cediamo (anche se inconsciamente), per omissione nel fare il bene in una determinata circostanza o per diretta accondiscendenza alla tentazione stessa che non ci da tregua (ira, sesso, maldicenza, disonestà, ecc.).

Lazione straordinaria di Satana, invece, riguarda solo alcune persone che in maniera più o meno diretta hanno aperto un varco nella loro vita agli spiriti maligni, oppure, ne sono vittima a causa di altri (maleficio, maledizione, malocchio, messe nere, ecc.).

A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, le cause che possono esporre all’azione straordinaria di Satana sono queste:

  1. Appassimento nella Fede: quando la Fede si attenua, o viene rinnegata (apostasia), immediatamente nascono elementi che scatenano le ostilità diaboliche, in quanto la persona si allontana da Dio, perde la sua Grazia, e diventa vulnerabile all’azione straordinaria di Satana.
  2. C’è la Fede, ma il peccato è condizione abituale di vita: quando l’uomo sceglie il peccato come condizione abituale di vita viene a galla l’orgoglio, l’indifferenza, se non addirittura l’odio nei confronti di Dio e della Chiesa Cattolica. Chi sceglie il peccato come condizione abituale di vita perde la Grazia di Dio e diventa vulnerabile all’azione straordinaria di Satana. Tra i peccati che espongono maggiormente alle ostilità diaboliche ricordiamo: l’omicidio volontariopraticare o consigliare l’aborto, commettere peccati impuri contro natura (o approvarli, pur essendo etero), defraudare la giusta mercede agli operai, l’oppressione dei poveri, divorzio e unioni irregolari, tutti i peccati impuri (masturbazione, fornicazione, adulterio, ecc..)abuso di alcooluso di droga. Il diavolo sa aspettare, e può iniziare ad agire anche dopo anni di questo tipo di condizione di vita.
  3. Vestire in maniera immodesta: vestire con scollature e vestiti aderenti.
  4. Rivolgersi ai maghi e cartomanti: magia nera, bianca, rossa, ecc.. non esiste una magia che sia buona, la magia viene tutta da Satana.
  5. Lo spiritismo: partecipare alle sedute spiritiche, scrittura automatica, messe nere, ecc..
  6. Essere vittima di malefici: fatture, maledizioni o malocchio.
  7. Albero genealogico
  8. Satanismo
  9. Tatuaggi

Le azioni straordinarie di Satana più ricorrenti sono queste:

  • La vessazione
  • L’ossessione 
  • L’infestazione personale.

VESSAZIONE: si tratta di vari tipi di disturbi di entità media che colpiscono l’individuo (o interi gruppi) negli aspetti più cari della vita quali la salute (malattie sconosciute, incomprensibili e ribelli ad ogni tipo di cura), gli affetti (litigi, incomunicabilità, freddezza reciproca, divisioni, divorzi, risentimenti, ecc.), il lavoro (aziende che falliscono improvvisamente, clientela che scompare, licenziamenti immotivati), i beni (rotture cicliche di oggetti, strani e persistenti problemi, ecc.). Vedi riferimenti biblici: (Lc 13,10-17) (Mt 12,22).
Tipico è il caso di malattie che compaiono e scompaiono improvvisamente, senza nessun motivo (caso frequente nella vita dei mistici) e delle sventure che sono descritte nel libro di Giobbe, le prove di Tobia, la spina sul fianco di cui parla l’apostolo Paolo.
Possono rientrare in questa categoria anche alcune persecuzioni accanite ed oppressioni, insistenti e inspiegabili sotto il profilo umano, che i demoni suscitano contro una persona retta da parte di altre (es. Luigi Orione, Madre Speranza, ecc.).

OSSESSIONE: dal latino “absessio” (assedio, occupazione), indica un fenomeno di oppressione riguardante la sfera psichica, che si manifesta sotto forma di immagini, idee, parole presenti alla mente al di fuori della propria volontà. L’ossessione demonica non ha alcuna relazione con le eventuali patologie psichiche, in quanto è lo stesso demonio (o più demoni) a creare un clima pesante ed opprimente, come qualcosa che incatena, schiaccia, toglie all’anima il respiro, offusca la mente, intorpidisce la volontà. Si sviluppano pensieri spesso assurdi, malvagi e blasfemi di cui la vittima non è in grado di liberarsi per cui la persona colpita vive in un continuo stato di depressione, disperazione e pensieri di morte. A volte una voce interiore suggerisce cose malvagie di ogni tipo per distruggere e scoraggiare la vittima portandola alla soglia del suicidio. A questo livello non è ancora presente la perdita del controllo fisico come negli stadi successivi, tuttavia la persona che vive in questo stato di oppressione può essere portata, per esasperazione, a commettere atti inconsulti.

INFESTAZIONE PERSONALE: può essere più o meno grave a seconda dei casi e può comportare rabbia incontrollabile o immotivata, pensieri ossessivi (cfr. ossessione), reazioni e comportamenti strani ed incontrollabili, strane reazioni fisiche e cutanee, fino ad arrivare a manifestazioni simili a quelli della possessione vera e propria con repulsione nei confronti di tutto ciò che viene da Dio e l’impossibilità di pregare e di entrare in chiesa.

A detta di molti esorcisti è difficile trovare due casi di “disturbo” uguali poiché il Demonio si ingegna a variare e a sorprendere.

Qui, una breve intervista a Padre Amorth:

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Per impedire a Satana di esercitare contro di noi la sua azione straordinaria è necessario essere in Grazia di Dio, quindi:

Decidere e impegnarsi a rispettare tutti i 10 Comandamenti;
-Preghiera giornaliera (dialogare cuore a cuore con Dio);
-Confessione frequente (o almeno dopo ogni peccato mortale);
-Santa Messa ogni domenica (e nelle feste comandate);
-Santa Comunione frequente;
-Digiuno;
-Fare del bene al prossimo (leggi qui), perdonare le offese ricevute (non odiare chi ci ha fatto del male e pregare anche per loro, oltre che per noi stessi)
-Essere devoti alla Madonna (per volere di Dio, il Rosario quando affiancato ai Sacramenti è l’arma più potente contro l’azione straordinaria di Satana).

I SINTOMI DEL MALEFICIO

Esistono 3 sintomi fondamentali che interessano la maggior parte dei colpiti dai disturbi di origine malefica: la testa, lo stomaco e l’avversione al sacro.
Questi 3 sintomi, quando si verificano tutti e 3 contemporaneamente, danno la ragionevole certezza che il disturbo sia causato da un MALEFICIO.

Tuttavia dobbiamo essere molto prudenti per non confonderli con comuni malattie o patologie psicosomatiche; è necessario molto discernimento, e questo tipo di discernimento deve essere effettuato da un sacerdote ben preparato sull’argomento, meglio se esorcista.

ANALIZZIAMO I 3 SINTOMI CON ORDINE:

1) La Testa La testa viene colpita senza tregua giorno e notte. Spesso la causa è da ricercare nel fatto che gli oggetti fatturati vengono posti, mediante concorso demoniaco (per via preternaturale), all’interno del cuscino del letto, che costituisce l’oggetto che si viene a trovare a maggior contatto con la testa, per un periodo di tempo piuttosto prolungato. Si verificano perciò difficoltà a prendere sonno, incubi, pensieri angosciosi e spaventosi, ecc.
Al mattino, per la persona colpita, sarà un vero dramma alzarsi perché si sentirà più stanca e sfinita di quando è andata a letto. Gli impegni quotidiani le diventeranno una vera e propria tortura.
Questi continui disturbi del sonno conducono gradualmente ad una perdita di personalità, infiacchendosi la capacità di controllo ed autonomia. Si potranno facilmente verificare, così, atteggiamenti violenti e rabbiosi sia a livello familiare che sociale. Chi, in caso di esclusiva e reale demonopatia, si abbandona agli psicofarmaci non fa altro che peggiorare la situazione perché si abbasserà la soglia di reazione nei confronti degli influssi malefici.
Questa continua stanchezza causerà immancabilmente stati di improduttività nei vari ambiti di attività (casa, lavoro, scuola) e diffuso senso di avvilimento, il quale spesso, in assenza di rimedi di ordine spirituale e di forte personalità, potrà diventare l’anticamera del suicidio. Si consiglia in ogni modo prudenza: questi sintomi non sono molto dissimili da quelli che si ritrovano negli stati depressivi.

N.B: Generalmente le persone colpite da fattura si trasformano sensibilmente. I familiari notano in loro marcate differenze; scompaiono i sentimenti fino ad allora vivi; si notano insofferenza e alterazione del carattere; una persona normale può diventare stranissima, cambiare gusti e abitudini; potrà presentare sintomi attribuibili a un normale esaurimento nervoso, stanchezza, abulia, pessimismo e persino vertigini; talvolta il colpito potrà compiere, quasi senza accorgersene, delle azioni insolite; l’intimità all’interno del matrimonio non sarà più accettata e ricercata, e si verifica una sensibile perdita di interesse nei confronti della persona fino a quel momento amata; di contro, potrà facilmente nascere un immotivato innalzamento del desiderio sessuale nei confronti di altre persone, come anche l’irrobustirsi e l’involgarirsi di tentazioni di tipo sessuale. Se il maleficio è grave e non vi è alcuna forma di protezione spirituale, la vittima potrà arrivare ad essere letteralmente divorata e manovrata dagli influssi diabolici che assoggettano tutto il suo essere. Sovente, unitamente ai disturbi elencati, se ne riscontrano anche altri di tipo esterno come strani rumori, odori nauseabondi ricorrenti, movimenti di oggetti, sensazioni di presenze anomale e invisibili nella casa.



2) Lo Stomaco Qualora il fattucchiere riesca a far bere o mangiare qualche oggetto maleficiato al malcapitato, l’elemento fatturato rimarrà misteriosamente (ma realmente!) presente all’interno dello stomaco – nonostante la continua presenza degli acidi gastrici – per settimane, mesi e addirittura anni.

I sintomi derivanti dall’ingestione di cibi e di bevande maleficiate sono diversi e piuttosto sgradevoli: digestione difficile, senso di pienezza allo stomaco, ripugnanza ad ingerire i cibi, dolori e pesantezza, conati di vomito, tremori. Un altro sintomo ricorrente è una forte sensazione di angoscia che parte dallo sterno e sale fino alla gola ed alla testa. Durante la preghiera di esorcismo non è raro che alla liberazione facciano seguito fenomeni particolari come il rimettere un’abbondante schiuma biancastra e viscosa o altri strani oggetti (spilli, pezzi di vetro, stoffe intrecciate, ecc.).

In questi casi oltre all’uso di bere acqua santa e di condire i cibi con olio e sale benedetti, giovano anche il mangiare poco e con frequenza e l’uso moderato di farmaci che aiutano la digestione.

Ritorna sempre la domanda: “com’è possibile che nonostante il continuo passare di cibo nello stomaco, queste piccole particelle malefiche rimangano per anni e anni ferme nello stomaco!?”.
Un film sulle apparizioni di Lourdes, che ha avuto un gran successo qualche anno fa, si apriva con la solenne affermazione: “Per coloro che credono tutto è possibile, per coloro che non credono nessuna spiegazione è sufficiente!”

Cosi è: per chi crede, anche per questo fatto è possibile una spiegazione. Se si pensa che queste particelle di cibo ingerite sprigionano potenzialità negative ininterrottamente ventiquattro ore su ventiquattro, come si è detto, si può anche comprendere che parte di questa energia venga utilizzata perché il materiale resti posizionato là dove si trova, mentre l’altro cibo, finita la digestione, passa all’intestino.

Quando l’azione potente della presenza dello Spirito Santo, nella vita del credente che fa un sincero cammino di fede, ridurrà gradualmente la potenza malefica di queste particelle, esse non avranno più neppure la forza per rimanere nello stomaco e usciranno per via intestinale come gli altri cibi.


3) Avversione al sacro A detta degli esorcisti è questo il sintomo più decisivo: le difficoltà che paralizzano la sfera spirituale sono certamente i segni più evidenti di un’influenza demoniaca e la loro principale finalità. Poiché solo una vita cristiana attiva ed impegnata può distruggere il potere di Satana, egli cercherà in ogni modo di tenere lontane le vittime dal coinvolgimento in ogni tipo di pratica religiosa. Questo senso di avversione si estende anche agli oggetti sacri ed alle reliquie. Si verificherà, così, un distacco sempre più marcato accompagnato da un sentito disagio a stare in chiesa congiunti a ripugnanze verso la preghiera, pensieri osceni, sensazioni di stanchezza, voglia di sbadigliare senza interruzione, bisogno di ridere, sonnolenza profonda. Durante le celebrazioni liturgiche, il colpito sarà facilmente tentato di scappare o sarà preda di sensazioni di nausea, fatica, confusione mentale che possono arrivare fino allo sfinimento e allo svenimento.
A seconda della gravità del maleficio, si può andare ancora oltre: l’influenza malefica spingerà a bestemmie; a reazioni ostili verso l’Eucaristia, la Vergine Maria e i santi; a compiere atti di violenza o distruzione di oggetti religiosi; a manifestare un’abituale opposizione a Cristo, alla Sacra Scrittura, alla Chiesa ed ai sacerdoti.

Quadro generale

L’esorcista marchigiano don Raul Salvucci, nell’intento pastorale di offrire un aiuto nel discernimento accessibile a tutti coloro che si trovano nel bisogno, ha presentato un quadro generale di “12 sintomi” delle presenze malefiche. Di essi, come abbiamo già visto, i primi tre sono fondamentali. L’Esorcista infatti afferma che la loro presenza o assenza è così determinante che è possibile stabilire che se non vi sono tutti e tre, non c’è maleficio; al contrario se ci sono tutti e tre (anche in forma ridotta e non completa) si può avere la certezza che il maleficio vi sia.

Questa, in uno schema essenziale, la sintomatologia offerta da don Salvucci:
– primo sintomo: l’attacco notturno contro il sonno;
– secondo sintomo: gravi disturbi allo stomaco;
– terzo sintomo: avversione al sacro;
– quarto sintomo: disturbi alla salute di vario genere;
– quinto sintomo: distruzione degli affetti;
– sesto sintomo: crollo degli affari;
– settimo sintomo: voglia di morire;
– ottavo sintomo: percezione di strani rumori nei luoghi di abitazione;
– nono sintomo: telefonate senza alcuna risposta (al posto della risposta viene scagliato il maleficio);
– decimo sintomo: forti e frequenti brividi di freddo;
– undicesimo sintomo: soffi come di vento nelle vicinanze della vittima;
– dodicesimo sintomo: infestazione di animali per colpire e danneggiare la vittima.

Sulla base di questa griglia basilare e ricordando la necessità di una previa consultazione di un buon medico a causa della somiglianza di alcuni di questi sintomi con fenomeni e problemi di tipo psico-fisico, è possibile elencare più in dettaglio i segni che accompagnano la presenza di un maleficio:
– impressione di freddo sul petto o sulle spalle, senso di soffocamento;
– palpitazioni cardiache accelerate;
– sensazioni di puntura alla nuca, allo stomaco, vicino al cuore, a volte sensazione di bruciori;
– contrazioni dolorose alla testa in certi periodi, prevalentemente alla sera;
– angosce immotivate, non causate da uno stato emozionale o da stress o da dispiaceri, o da incidenti, o da gravi contrarietà;
– sensibile perdita di peso senza adeguate cause fisiologiche;
– incubi spaventosi e ripetuti;
– sensazioni di sfinimento senza motivo, perdita di energia, fatica o angoscia nell’alzarsi dal letto la mattina;
– paure irragionevoli quando si è soli;
– atti incoscienti;
– risveglio in piena notte con la sensazione di una presenza nella stanza;
– ripetuti impulsi suicidi;
– forti e ripetuti brividi di freddo;
– disinteresse nei confronti del proprio coniuge e conseguente allontanamento affettivo;
– desiderio affettivo-sessuale improvviso e insaziabile nei confronti di altre persone diverse che non siano il proprio coniuge;
– impressione di essere costantemente osservati e spiati;
– sensazioni di toccamento del corpo;
– ricorrente serie di dispiaceri, gravi problemi, inganni e delusioni professionali o sentimentali;
– allontanamento di amicizie, relazioni, disaffezione della clientela, perdite ripetute nel campo finanziario;
– sensazione di malessere all’entrata di una chiesa;
– allontanamento dal sacro.

Per finire, qualche considerazione finale sul primo e terzo sintomo. Don Salvucci, alla domanda: «Perché questo attacco durante la notte?», così risponde: «Nella testa c’è la centralina di tutti i comandi che regolano e ordinano il movimento di tutte le parti del corpo. La funzionalità di questo centro di comando e di controllo è assicurata dal ricambio che avviene durante il periodo del sonno: quando si perde in quantità notevole il sonno, non si ha più la potenza per agire normalmente. Perciò l’attacco sistematico al sonno è il principio di distruzione della vita ed elimina gradualmente nel soggetto colpito la possibilità di ogni resistenza all’azione demolitrice degli spiriti del male. L’attacco all’organo centrale della nostra vita psichica e vegetativa apre la porta al potere di trascinare una persona dove si vuole […]. Quando tutte le notti, senza interruzione, si subisce una tale violenza, non è soltanto il fisico a subirne le conseguenze, ma anche e soprattutto la resistenza psichica a crollare, con una catena di conseguenze che non è facile catalogare».
Sul significato e sulla motivazione, invece, dell’avversione al sacro, l’Esorcista tiene a sottolineare che «una volta accettato il principio […] che soltanto una barriera religiosa può contrastare il male con tutte le sue svariate manifestazioni, resta evidente che Satana farà di tutto perché la persona che vuol colpire si allontani gradualmente da ogni pratica religiosa, sia individuale che collettiva […]». È importante che il colpito prenda coscienza di come «la reale via di liberazione non passa attraverso iniziative esterne alla persona, ricercate negli operatori della magia o anche nei ministri della Chiesa. […]. È importante perciò che in presenza di questi disturbi, il paziente scopra che ha subito una sottile ma sistematica difficoltà nell’incontro con Dio. Comincerà allora a rendersi conto che soltanto con un graduale ritorno alla pratica religiosa potrà raggiungere la liberazione».


BREVE APPROFONDIMENTO SUL TERZO SINTOMO: AVVERSIONE AL SACRO

Come abbiamo visto, questo è il terzo dei tre segni fondamentali per giudicare se si è colpiti da azioni malefiche; ed è di grande importanza perché fa comprendere più a fondo come la reale via di liberazione passa soltanto attraverso un graduale ritorno alla pratica religiosa:

Da quanto tempo hai incominciato ad avvertire questi fenomeni strani?

Da quanto tempo hai incominciato a distaccarti dalla pratica religiosa?

Sono queste le due domande che rivolgo successivamente alle persone con cui tratto, per aiutarle a convincersi di questa realtà. Cercando di ricostruire l’inizio dei mali e quello del distacco dalla religione, scoprono con sorpresa che coincidono e comprendono il significato di questa coincidenza. Capire poi che la ripresa della vita religiosa sia la via migliore per difendersi, scaturisce come conseguenza logica.

Esaminiamo ora nei particolari i principali aspetti dell’avversione al sacro:

– distacco graduale per chi in qualche modo è praticante. Si incomincia spesso con pensieri vaghi sulla fede: forse non è vero niente, se Dio ci fosse perché c’è tanto male, a che serve pregare e andare in chiesa…

– mille motivi si sommano gradualmente per non far trovare più il tempo per pregare personalmente o per andare in chiesa;

– come ci sì mette a pregare, la testa parte. Si stabilisce, per esempio, alla sera, prima di andare a letto, di recitare alcune preghiere tra le più comuni. Si inizia, ma dopo un po’ ci si accorge che la mente se ne è andata altrove, le preghiere stabilite non sono state dette perché, come un colpo di spugna porta via lo scritto dalla lavagna, così qualcosa di invisibile ha cancellato il programma fissato;

– disagio a stare in chiesa e a partecipare comunque a preghiere comunitarie. Dato che la preghiera fatta insieme ad altri è sempre più efficace, è anche perciò la più ostacolata dal diavolo. Stando insieme in chiesa per le celebrazioni liturgiche si possono sentire sensazioni di stanchezza, di nausea, di confusione mentale, di svenimento.

Sentiamo spesso dire ai pazienti: “Io in chiesa non propriamente è che non ci vado, ma non mi sento di stare con gli altri, preferisco perciò intrattenermi un po’ quando non c’è nessuno”.

– La stessa difficoltà si trova per le partecipazioni alle preghiere nei gruppi ecclesiali. La prima volta che le persone vengono da me, se avverto che c’è veramente qualcosa di malefico, chiedo loro l’impegno a partecipare a qualcuna delle diverse riunioni di preghiera che facciamo per queste situazioni, come esporrò più avanti.

L’adesione in genere c’è, ed è anche sincera, in vista di una possibile guarigione. Ma le metto subito in guardia, specialmente quando il caso ha una certa gravità: “Stai attento che da solo, almeno le prime volte, non ce la farai a venire; perciò accordati con qualche persona di famiglia o qualche conoscente per venire insieme”.

Anche il rapporto con il sacerdote esorcista non è bene che sia tenuto completamente segreto; senza l’aiuto di qualche familiare o di qualche persona amica, il cammino per un avvicinamento maggiore a Dio sarà stroncato da Satana fin dall’inizio, in mille maniere diverse.

Sono quattro i sintomi principali che possono disturbare la preghiera:
-la mente non riesce a concentrarsi per via di continue distrazioni
-una strana voglia di sbadigliare senza interruzione
-il bisogno dì ridere, a volte di ridere tanto
-una sonnolenza profonda che non si riesce a vincere

Una volta, mentre recitavo il Santo Rosario con una signora colpita da maleficio, nella ultima decina si mise a sbadigliare praticamente senza interruzione…

Un’altra volta, mentre cercavo di liberare con l’esorcismo una signora colpita da un maleficio, nonostante fosse molto religiosa, seria e tanto desiderosa di guarigione, non riusciva a trattenersi dal ridermi forte in faccia e se ne scusava con me provando tanta angoscia. Ma noi che siamo del mestiere sappiamo, anche attraverso gli indemoniati, che quello di riderci in faccia è uno degli atteggiamenti più comuni degli spiriti del male.

Testoni proprio questi diavoli! Nonostante tutte le legnate che hanno ricevuto in duemila anni da ministri del Signore Gesù, non hanno ancora imparato il proverbio che dice: “Ride bene chi ride per ultimo”.

(Sintesi dagli scritti di Don Raul Salvucci – esorcista)

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