L’ ILLUSIONE DI ESSERE “BUONI”!
Oggi sono tante le persone che pur vivendo costantemente in peccato mortale, si illudono di essere “buone” e di meritare il Paradiso, ma che invece, se non si convertiranno, avranno la brutta sorpresa di essere condannate all’Inferno con queste terribili parole: “Non vi conosco! Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno!” (Mt 25)
Dio ci ha creato per CONOSCERLO, AMARLO e SERVIRLO in questa vita, per poi goderlo eternamente nell’altra in Paradiso!
Quindi, possiamo considerarci “buoni” e meritevoli del Paradiso, esclusivamente se onoriamo lo scopo per cui siamo stati creati, ossia, se ci impegniamo a conoscere, amare e servire fedelmente Dio e moriamo nella sua Grazia!
Ma come possiamo amare veramente Dio se già in partenza rifiutiamo di conoscerlo?! E Come possiamo desiderare di servirlo e di non offenderlo, se non lo amiamo e non crediamo in Lui?!
La nostra prima grande responsabilità è quella di conoscere Colui che ci ha creati; tutto il resto viene da sé, infatti, è impossibile conoscere Dio e non amarlo; e quanto meglio lo si conosce, tanto più lo si ama!
Ma come e dove possiamo conoscere Dio?
Dio si è fatto conoscere attraverso suo Figlio, nostro Signore Gesù Cristo.
Gesù, infatti, disse ai suoi Apostoli: “Chi vede me, vede il Padre” (Gv 14,9).
Gesù è il figlio di Dio e Dio Egli stesso, perché generato della stessa sostanza del Padre!
Gesù è l’uomo più buono, più saggio, più affascinante, più amabile, più sensibile, più dolce, più bello, più sollecito nell’aiutarci, più misericordioso e più GIUSTO esistito sulla Terra!
Gesù è la massima espressione di tutte le Perfezioni!
Chiunque decide di essere intellettualmente e moralmente onesto, non può non cercarlo e non amarlo: Gesù e l’AMORE!
Gesù è lo scopo per cui è stato creato l’Universo, ed esistono quindi i cieli e la terra, i vegetali e gli animali, gli uomini e i popoli!
La sua Parola, il Vangelo, è la spiegazione di tutto, è il senso della vita, è l’unica Verità a cui dobbiamo credere, perché da sempre la garantisce con i miracoli!
Respingere Gesù significa auto-condannarsi a vivere nel buio, a vivere senza un senso, a vivere senza sapienza, a vivere senza speranza, a vivere senza la vera pace nel cuore, a vivere nella tristezza, a vivere in una perenne insoddisfazione!
Infatti, respingere Gesù significa auto-condannarsi a vivere cercando negli uomini, nei beni materiali, nei piaceri dei sensi, nella sessualità cattiva, quella pace e quella serenità che tanto cerchiamo e che invece solo Lui può dare!
Gesù, per mezzo della Chiesa Cattolica e dei Sacramenti, ci dona il Paradiso; quindi, è Lui, soltanto Lui, l’unica vera SPERANZA dell’uomo e dell’umanità; respingere la Santa Chiesa Cattolica ed i Sacramenti, privarsi di questa speranza, significa vivere da disperati, come dei condannati a morte!
Per questo la Santa Chiesa Cattolica ci esorta a leggere la Bibbia e, in particolare, di leggere ogni giorno un po’ di Vangelo!
Contemporaneamente è necessario leggere molto spesso, invece di perdere tempo davanti alla TV, o davanti agli smartphone, o davanti a video e immagini porno, o davanti allo specchio, o in pettegolezzi, dei libri che ci fanno approfondire la nostra Fede e le sue motivazioni, e altri libri che ci fanno crescere spiritualmente.
Per iniziare, vi propongo questo sito che contiene una vastissima biblioteca virtuale (entra)
Oggi, il principale motivo per cui i battezzati si auto-condannano all’Inferno è l’ignoranza colpevole!
Cos’è l’ignoranza colpevole? E’ l’ignoranza di chi ipocritamente preferisce non sapere, oppure, è l’ignoranza di chi per negligenza non si impegna a colmare la sua mancanza di conoscenza.
Infatti, gran parte dei battezzati conoscono molto poco le Verità che Dio ci ha Rivelato e che la Santa Chiesa ci propone a credere;
questo perché sin da bambini,
un po’ per pigrizia o disinteresse,
un po’ per colpa del cattivo esempio dei propri genitori (che in molte famiglie educano male sia a livello morale che religioso);
un po’ per colpa degli scandali commessi da alcuni ministri di Dio;
un po’ per la superficialità e/o mancanza di preparazione di molti catechisti ed educatori;
un po’ per colpa dei mass-media, strumenti di Satana, che ci tartassano costantemente con letture, cartoni animati, programmi televisivi, pubblicità, personaggi, attori, cantanti, canzoni, telenovelas e film, immorali e anticristiani, che falsamente promuovono il peccato come conquista della libertà e additano la religione cristiana come ostacolo alla felicità,
fin dal Catechismo, il dovere di conoscere Dio non viene onorato adeguatamente;
poi, dopo la Santa Cresima, gran parte degli adolescenti smettono definitivamente di partecipare alla Santa Messa e di frequentare i Sacramenti (Confessione e Santa Comunione);
con la pubertà ed il risveglio delle passioni, infatti, la Legge di Dio comincia a calzare troppo stretta; ed ecco crescere una certa antipatia, se non addirittura odio, per tutto ciò che riguarda la Chiesa Cattolica e la Legge di Dio.
Non è un caso, infatti, che la stragrande maggioranza dei cristiani diventano “non praticanti” perché disapprovano il 6° Comandamento: “Non commettere atti impuri/adulterio”; ma anche il 3°: “Ricordati di santificare le feste”.
Il Signore conosce quanti condizionamenti hanno influito nella nostra vita ad impedirci un vero incontro con Lui, è paziente e non smette mai di chiamarci a se parlando al nostro cuore con sante ispirazioni e rimorsi di coscienza, con la voce della Santa Chiesa Cattolica, con quell’inestinguibile nostalgia di amore assoluto che caratterizza il cuore di ogni essere umano e che fece dire a Sant’ Agostino: “Ci hai fatti per Te e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in Te”; ma se vede che rendiamo vane tutte le Grazie con le quali ci chiama a se, e che ci ostiniamo a respingerlo, inizia ad adirarsi (leggi qui).
Gesù è infinitamente Buono, ma non è un bonaccione! Attenzione a non commettere questo pericolosissimo errore di valutazione!
CONCLUSIONE: chi RIFIUTA di conoscere Dio, e crede di essere “buono” e di meritare il Paradiso, è un GRANDE ILLUSO! In realtà, è CATTIVO!
Per andare in Paradiso è indispensabile la Fede, ossia, avere Fiducia in Dio!
Ci sentiamo profondamente disonorati ed offesi da chi non si fida di noi; eppure siamo imperfetti, peccatori e fallibili; quindi, potete perfettamente immaginare che il peccato che maggiormente offende Dio è dubitare della sua Parola, o peggio ancora, negare o dubitare della sua esistenza!
Infatti, Gesù dice: “Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato” (Mc. 16,16). E San Paolo conferma: “Senza la Fede è impossibile piacere a Dio, perché chi si accosta a Lui deve credere che Dio esiste e dà la ricompensa a chi lo cerca” (Ebr. 11,6).
Che cosa è la Fede? La Fede è una virtù soprannaturale che inclina l’intelletto, sotto l’influsso della nostra volontà e della Grazia attuale*, a credere fermamente a tutte le Verità rivelate da Dio e proposte dalla Chiesa come rivelate, non per la loro intrinseca evidenza ma per l’autorità di Dio che le ha rivelate.
Perciò, affinché la nostra Fede sia vera, è necessario credere a TUTTE le Verità rivelate da Dio non perché le comprendiamo, ma unicamente perché le ha rivelate Lui, che non può ingannarsi, né può ingannarci!
*La “Grazia attuale” è un dono soprannaturale che illumina la nostra mente e muove e conforta la nostra volontà, affinché noi operiamo il bene e ci asteniamo dal male; si può considerare, in un certo senso, l’opposto della tentazione.
Perché credere?! Perché la religione Cattolica è quella “giusta”?
Dice Gesù: “Questa è la vita eterna: che conoscano te, solo vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo” … “Io e il Padre siamo uno” … “Se non compio le OPERE del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non volete credere a me, credete almeno alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me e io nel Padre” … “Se in mezzo a loro non avessi fatto le opere che nessun altro ha fatto, non avrebbero peccato. Ora invece hanno visto e hanno odiato me e il Padre mio” … “Se infatti non crederete che Io Sono, morirete nei vostri peccati” … “queste stesse opere, che io faccio, mi rendono testimonianza che il Padre mi ha mandato” … “Questa è la vita eterna: che conoscano te, solo vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo” (Gv 17,3)
Le opere di Dio sono i miracoli!
Molti mettono in pericolo la loro Fede frequentando atei, musulmani, buddisti, protestanti, testimoni di Geova, seguaci della new-age, guaritori Reiki (che crea dipendenza dagli spiriti maligni, vari disturbi malefici e talvolta vere e proprie possessioni diaboliche), maghi (anche rivolgersi ai maghi crea dipendenza dagli spiriti maligni, vari disturbi malefici e talvolta vere e proprie possessioni) ecc.., e si affidano o discutono con essi, senza però avere una preparazione adeguata, e si lasciano abbindolare!
Quando il cristiano sente una dottrina nuova, diversa da quanto Dio ci ha rivelato nel Vangelo e che la Chiesa ci propone a credere, quindi diversa anche dalla predicazione dei Santi, ha il diritto ed il dovere di chiedere loro: “Dove sono i miracoli con cui Dio vi raccomanda e garantisce?!” Ed ha il dovere di non crederli e non seguirli se non danno queste garanzie!
CONCLUSIONE: chi RIFIUTA di credere in ciò che Dio ci ha Rivelato e che la Santa Chiesa ci propone a credere, e ciononostante crede di essere “buono” e di meritare il Paradiso, è un GRANDE ILLUSO! In realtà, è CATTIVO!
Esiste soltanto un modo corretto di amare e di servire Dio, e Gesù, per evitare malintesi, ci ha indicato perfettamente quali sono le REGOLE!
“Uno di loro, un dottore della legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, qual è il più grande comandamento della legge?».
Gesù gli rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge (i 10 Comandamenti) e i Profeti”. (Matteo 22,35-40)
Ed ancora:
“Chi ama il padre o la madre, il figlio o la figlia più di me, non è degno di me” (Mt 10,37). Quest’’invito a mettere i legami famigliari nell’ambito dell’obbedienza della fede e dell’alleanza con il Signore non li mortifica; al contrario, li protegge, li svincola dall’egoismo, li custodisce dal degrado, li porta in salvo dall’Inferno; infatti, nella misura in cui mettiamo Dio al primo posto, il nostro cuore diventa simile al Suo e siamo in grado di amare i nostri famigliari con i Suoi stessi sentimenti.
Ed ancora:
“Ed ecco un tale gli si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?».
Egli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i COMANDAMENTI!»” (Mt 19, 16-17)
Ed ancora:
“Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto” (Mt 5,17)
Ed ancora:
“Se mi amate, osserverete i miei COMANDAMENTI… CHI ACCOGLIE I MIEI COMANDAMENTI E LI OSSERVA, QUESTI MI AMA… se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui… CHI NON MI AMA NON OSSERVA LE MIE PAROLE; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. (Gv 14, 15-24)
Ed ancora:
“Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. … Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando”
Ed ancora la Parabola dei TALENTI (Mt 25, 14-30), che ci insegna che è nostro dovere sfruttare tutti i nostri Talenti, ossia, tutte le qualità che Dio ci ha donato, per assolvere le nostre responsabilità cristiane, metterci al servizio del prossimo e cooperare, nello stato di vita in cui ci troviamo, al conseguimento del bene comune.
Ed ancora la Parabola del GIUDIZIO FINALE (Mt 25,31-46), che ci indica quali sono le opere di carità che dobbiamo fare nei confronti del prossimo e che Gesù considera come fatte a se stesso:
LE SETTE OPERE DI MISERICORDIA SPIRITUALE
1 – Consigliare i dubbiosi
2 – Insegnare agli ignoranti
3 – Ammonire i peccatori
4 – Consolare gli afflitti
5 – Perdonare le offese
6 – Sopportare pazientemente le persone moleste
7 – Pregare Dio per i vivi e per i morti
LE SETTE OPERE DI MISERICORDIA CORPORALE
1 – Dar da mangiare agli affamati
2 – Dar da bere agli assetati
3 – Vestire gli ignudi
4 – Alloggiare i pellegrini
5 – Visitare gli infermi
6 – Visitare i carcerati
7 – Seppellire i morti
“Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti”
Per amare Dio nel modo giusto bisogna impegnarsi, aiutati dalla Grazia che ci viene donata per mezzo della Preghiera e dei Sacramenti, a rispettare i primi 3 Comandamenti e i 5 Precetti generali della Chiesa Cattolica!
I primi 3 Comandamenti:
1)Non avrai altro Dio fuori di me
2)Non nominare il nome di Dio invano
3)Ricordati di santificare le feste
I 5 Precetti generali della Chiesa Cattolica:
1)Partecipare alla Messa la domenica e le altre feste comandate e rimanere liberi da lavori e da attività che potrebbero impedire la santificazione di tali giorni.
2)Confessare i propri peccati almeno una volta all’anno.
3)Ricevere il sacramento dell’eucaristia almeno a Pasqua.
4)Astenersi dal mangiare carne e osservare il digiuno nei giorni stabiliti dalla Chiesa.
5)Sovvenire alle necessità materiali della Chiesa stessa, secondo le proprie possibilità.
Chi crede di essere “buono” e di meritare il Paradiso, ma non si impegna a rispettare tutti i 10 Comandamenti ed i 5 Precetti Generali della Chiesa Cattolica, è un grande ILLUSO! In realtà, è CATTIVO!
L’EDUCAZIONE CRISTIANA DEI FIGLI
Trasmettere l’educazione cristiana ai propri figli è il dovere fondamentale di ogni genitore cristiano; ma questo lo si può fare esclusivamente attraverso il buon esempio, ossia, soltanto se i genitori, in prima persona, vivono abitualmente in Grazia di Dio osservando i Suoi Comandamenti, pregando con perseveranza, frequentando i Sacramenti della Confessione e dell’Eucarestia, partecipando ogni domenica (e feste comandate) alla Santa Messa, e facendo del bene al prossimo.
Infatti, come posso chiedere ai miei figli di pregare, se io genitore non prego assieme a loro?! Come posso chiedere ai miei figli di partecipare alla Santa Messa ogni Domenica, se io genitore non ci vado assieme a loro?! Come posso chiedere ai miei figli di rispettare i Comandamenti, di Confessarsi, di fare spesso la Santa Comunione, di fare del bene al prossimo, se io genitore tutto questo rifiuto di farlo?!
Dio chiederà conto ai genitori di tutti i peccati piccoli o grandi che i figli avranno commesso a causa della cattiva educazione morale che gli è stata trasmessa!